Il movimento chiama a raccolta tutto l’indotto agricoltura, quello agro-alimentare e tutte le associazioni di categoria di pertinenza per agire prima delle elezioni europee con l’obiettivo di restituire competitività ai prodotti italiani sul mercato globale.
“La competitività dei prodotti italiani si sta costantemente deteriorando, anno dopo anno”, afferma Adelino Cordioli, fondatore del movimento Salviamo l’agricoltura italiana. “La causa principale di questo fenomeno è che molti Paesi europei possono produrre la nostra stessa frutta o verdura a costi notevolmente inferiori ai nostri; in certi casi, fino al 70% in meno, riuscendo a proporsi a condizioni enormemente più favorevoli rispetto alle nostre.”
Il movimento Salviamo l’agricoltura italiana fa appello a:
- Gli imprenditori agricoli
- L’indotto agricoltura
- L’indotto agroalimentare
- Le associazioni di categoria e pertinenza
La situazione in Italia
Ogni anno i Paesi esteri aumentano volumi di produzione e qualità e per i produttori di frutta italiana è diventata una lotta impari. “Stiamo continuamente perdendo clienti e mercati” continua l’imprenditore “alla fine, per poter vendere, siamo costretti a praticare i loro stessi prezzi, conoscendone purtroppo i risultati.”
Il sig. Cordioli si è accorto di una situazione molto preoccupante e spiacevole: “Alcuni agricoltori stanno pensando di smettere, di delocalizzare, di investire in prodotti sconosciuti; molti altri, invece, avrebbero ancora la volontà di crederci e provare a fare qualcosa per valorizzare il nostro lavoro.”
Per esempio: innovazione tecnologica, rinnovamento varietale, competitività dei processi aziendali.
Valente è tra i primi a sostenere l’iniziativa Salviamo l’agricoltura italiana: tramite il sig. Cordioli ci siamo procurati 1000 bandiere italiane e ne abbiamo già consegnate ben 600 presso aziende clienti. Nella foto qui sotto, Alessandro Valente, sta consegnando il tricolore al produttore cerasicolo titolare dell’azienda Nino e Marisa di Quartieri Giuseppe, con sede a Vignola.
Un problema strutturale
“L’unica possibilità di scampo”, afferma l’imprenditore “è pretendere un cambiamento dall’Europa.”
L’idea del movimento Salviamo l’agricoltura italiana è quella di sfruttare le imminenti elezioni europee – previste per dal 23 al 26 maggio 2019 per fare sentire la loro voce al mondo politico e mirare a riequilibrare le diseguaglianze. “Le attuali politiche ci stanno portando al baratro! Siamo in Europa per essere uniti, ma alla fine ci sono regole e costi completamente diversi tra i Paesi dell’Unione Europea.”
Il sig. Cordioli precisa che l’iniziativa non parte da alcuna associazione o movimento politico: “il movimento Salviamo l’agricoltura italiana nasce dalla presa di coscienza che ogni stagione produttiva che passa, viene sempre meno la possibilità di remunerare i nostri sacrifici. Faccio appello, come produttore italiano, a tutti gli interessati, perché il problema è strutturale e coinvolge davvero tutti, con effetti deleteri per l’intero indotto.”
Obiettivi programmatici:
- Un’armonizzazione di costi e regole per tutti i Paesi produttori europei
- La creazione di un istituto per la competitività nazionale
- La creazione di un istituto di ricerca e sviluppo ai massimi livelli per ogni specie, coltura e allevamento a disposizione di ogni area produttiva agricola italiana
- L’apertura di nuovi mercati di sbocco per i prodotti italiani
Tutti coloro che fossero interessati a ricevere più informazioni e a aderire al movimento Salviamo l’agricoltura italiana, possono farlo nei seguenti modi:
- Inviare un messaggio via WhatsApp al seguente numero: +39 393 8887137
Riportando il proprio indirizzo e-mail e, se possibile, la professione (si prega di limitarsi ai soli dati richiesti – i dati saranno usati nel pieno rispetto delle normative vigenti sulla privacy e solo allo scopo dell’iniziativa in oggetto);
- Inviare un’e-mail al seguente indirizzo: salviamolagricolturaitaliana@gmail.com
Per dare spazio a commenti, testimonianze, spunti e proposte
- Seguire la pagina Facebook: “Salviamo l’agricoltura Italiana”
Adelino Cordioli conclude: “Anch’io, come tutti voi, ho sempre pochissimo tempo da ritagliare oltre al lavoro, ma se non iniziamo a prenderci un piccolo spazio di tempo per il nostro futuro, il futuro andrà avanti anche senza di noi!”
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