Progetto Thomas Brothers – Hortivate Nuova Zelanda

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A volte è difficile ricordarsi quando è iniziata una storia, ancora di più ricordarsi come. 

Il rapporto con alcuni dei nostri rivenditori risale a così tanto tempo fa che quasi non ricordiamo l’inizio, ma non è proprio questo il caso. 

Ci ricordiamo esattamente, infatti, il momento in cui un neozelandese ci chiese informazioni su un legaccio in plastica, che è di fatto uno degli articoli più semplici del catalogo Valente. La nostra mente cominciò subito a vagare molto lontano, tra terre immense ricoperte di impianti di kiwi; ci chiedevamo come quelle grandi distese potessero essere, ma nel frattempo ci rendevamo conto che ci stavano chiedendo informazioni solo su un semplice legaccio in plastica. Non abbiamo mai capito dove li avessero trovati, ma c’era il marchio Valente su quei legacci e grazie a quello risalirono velocemente a noi. E fu così che incontrammo per la prima volta Cedric e Regan French nel non lontano 2019.   

Hortivate, questo il nome dell’azienda, era nata nel 2018 durante un viaggio in Italia del fondatore Cedric French, che aveva trascorso la maggior parte della sua vita ad occuparsi di frutticoltura, come da tradizione di famiglia. 

Si deve a loro, infatti, l’ideazione della prima calibratrice meccanica in Nuova Zelanda e della movimentazione di frutta sfusa a livello globale, nonché il lancio della famosa mela, la “Braeburn”. 

Ebbene, fu proprio quel viaggio in Italia ad ispirare Cedric e suo figlio Regan che per la prima volta videro delle strutture in cemento usate per scopi legati alla frutticoltura, trovandole la soluzione perfetta per sostituire i vecchi pali di legno che si usavano in Nuova Zelanda e che, in seguito alle crescenti preoccupazioni per la lisciviazione da arseniato di rame cromato (CCA), non rappresentavano più la soluzione migliore. 

Una volta rientrati nel loro paese, cominciarono a fare delle ricerche per capire con chi entrare in contatto per portare quelle strutture in cemento nel loro paese, e trovarono noi. “Ed è qui che ci siamo imbattuti in Valente”, dice Cedric, “l’azienda leader mondiale nella produzione di soluzioni tecniche in cemento armato. Valente è conosciuta in tutto il mondo per l’alta qualità dei suoi prodotti, ed i suoi servizi sono fortemente consigliati dai loro clienti in tutto il mondo.”  

Questo segnò l’inizio di una lunga corrispondenza, volta a concepire le strutture più adatte a soddisfare i requisiti della Nuova Zelanda. La cosa più importante da tenere a mente ogni volta che ci si approccia ad un nuovo paese, infatti, è che difficilmente la soluzione standard andrà bene per tutti. “Hortivate ha trovato in Valente la capacità e la volontà di adattare le loro strutture, nonché progettarne di nuove, per soddisfare appieno le esigenze della Nuova Zelanda, mantenendo il loro livello qualitativo nelle soluzioni tecniche offerte”, spiega Regan, “ed insieme a Valente abbiamo formato una squadra vincente portando a termine il nostro primo progetto”.

Tuttavia non sarebbe bastato l’impegno di entrambi se non avessimo trovato il cliente disposto ad investire in un progetto così rivoluzionario a quelle latitudini. In Valente lo definiamo il “pioniere”, Regan e Cedric lo chiamano “the early adopter”, ovvero il primo che adotta una nuova soluzione, ma il risultato non cambia: parliamo di un cliente pronto a testare nel suo frutteto per la prima volta un prodotto che non ha mai visto prima nella sua vita. Per noi europei è difficile da capire, così abituati come siamo a vedere strutture in cemento ovunque nelle nostre campagne, ma provate per un attimo ad immaginare quanta fiducia deve riporre in noi una persona per investire in qualcosa che semplicemente non esiste ancora nel suo paese.  

Questo cliente per fortuna esiste ed ha un nome: Thomas Brothers. La struttura in questione è un comune Superspindel, un sistema di coltivazione 2D con copertura antigrandine, uno dei sistemi maggiormente usati in Europa ma all’avanguardia per la Nuova Zelanda.  

I lavori si sono svolti come previsto; tutto il materiale è arrivato a destinazione in Nuova Zelanda a fine inverno, compreso il necessario per la messa a terra. Mark Thomas, il co-proprietario del frutteto, è rimasto molto soddisfatto e ci ha detto: “Le strutture in cemento sono veloci da installare quanto quelle convenzionali”. E ancora “la porzione di terreno dove abbiamo installato la struttura in cemento è la preferita dai nostri lavoratori. 

Hortivate afferma inoltre che “il cemento è la soluzione giusta per tutte le strutture pensate per la frutticoltura in Nuova Zelanda”. Si può infatti raggiungere più di uno scopo con la stessa struttura. Per quanto riguarda le mele, ad esempio, viene garantito il supporto alla pianta, la protezione dalla grandine ed una barriera per gli uccelli: il tutto in un’unica struttura.  

Per le ciliegie, invece, abbiamo unito il supporto per la pianta con la copertura antipioggia automatizzata e la barriera per gli uccelli. L’adattabilità di queste strutture non ha paragoni. Addio a lisciviazione da CCA, addio alla ruggine, benvenute soluzioni tecniche e personalizzate che offrono un sistema duraturo e altamente performante. 

Thomas Brothers è stato il primo cliente a fidarsi di Hortivate per le strutture del proprio frutteto, e dopo di lui molti altri sono passati a strutture in cemento in Nuova Zelanda. Il loro frutteto è stato allestito durante l’autunno del 2020 (primavera neozelandese) ed ha attirato molti visitatori interessati a questa nuova soluzione, portando velocemente altri dieci container di materiali partiti dalla Valente durante il 2021 ed altri trenta da inizio 2022, con un interesse crescente intorno ai nostri prodotti frutto del lavoro instancabile di Cedric e Regan, che sono stati i primi a credere in noi nel loro mercato. 

E tutto questo è iniziato semplicemente grazie al marchio impresso su di un legaccio in plastica in un frutteto da qualche parte in Europa.  


Motueka 7120 Tasman, New Zealand
www.hortivate.co.nz

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