Oggi vi vogliamo portare in Calabria per raccontarvi i segreti di un impianto molto particolare realizzato nel 2024 per il nostro cliente GRUPPO MAZZONI, azienda di riferimento nel settore che, attraverso le sue molteplici aziende agricole e vivai, collabora con Valente da oltre 20 anni.
Siamo a Cassano allo Jonio (CZ), zona che conosciamo molto bene perché vi abbiamo realizzato numerosi impianti negli anni scorsi per clienti che seguiamo da tempo e che tuttora si affidano a noi per le loro esigenze impiantistiche.
Zona ben conosciuta, dicevamo, che presenta caratteristiche e criticità particolari da affrontare ma che, allo stesso tempo, è molto vocata per la coltivazione di divere colture.
Tra le criticità troviamo sicuramente il forte irraggiamento solare e, soprattutto, il vento, che spira dal mare distante circa 30 km dal nostro impianto, mentre tra le colture che, con determinati accorgimenti, si adattano particolarmente bene al microclima della zona troviamo gli agrumi e, come in questo caso, le pesche.
Il nostro obiettivo era quindi quello di realizzare un pescheto allevato a V sviluppato su una superficie complessiva di 30 ha completo di copertura polifunzionale per la protezione delle piante dalle avversità atmosferiche (grandine, vento, sole).
Il terreno è stato diviso in sei parcelle dalle seguenti caratteristiche:
- sesto d’impianto: mt 5,00 x 8,00
- superficie interessata all’intervento: mq 302.869
- superficie netta adibita a coltivazione: mq 285.349
- filari complessivi: n. 345
- lunghezza complessiva dei filari: mt 56.601
- Distanza pali di testata-ancoraggi: mt 2,50
- Distanza pali laterali-ancoraggi: mt 2,00
- Larghezza strade di testata: mt 7,00
- Larghezza strade laterali: mt 5,00
Tali dimensioni sono quelle che, secondo i nostri calcoli, garantivano una migliore gestione del futuro frutteto, garantendo il rispetto dei parametri di sicurezza della struttura che sono stati esplicitati nella relazione di “calcolo strutturale” di cui gli impianti Valente sono sempre corredati, e che forniscono anche utilissimi valori cui fare riferimento nelle fasi di installazione e successiva manutenzione, necessaria per mantenere in perfetta efficienza tutta la struttura.
Venendo alla tipologia di copertura, l’obiettivo primario era quello di garantire la perfetta protezione contro la grandine ma, come detto, allo stesso tempo doveva essere in grado di mitigare, e ove possibile annullare, le problematiche legate alla eccessiva insolazione ed ai danni da vento, riuscendo ad ottenere un microclima sottostante favorevole allo sviluppo vegetativo delle piante.
Per questo motivo abbiamo optato per una copertura realizzata con rete tessuta a giro inglese e maglia 8×2,8 mm composta da monofili di ordito (fili intrecciati) bianchi e monofilo di trama nero da mm 0,32, in grado di rispondere perfettamente a tutte le necessità descritte prima.
La struttura della maglia, infatti, le permette di essere installata anche lungo tutto il perimetro dell’impianto, garantendo così una efficace protezione anti-vento.
La stessa offrirà, inoltre, un ombreggio di circa il 12% a protezione dalle scottature dei frutti ed un’ottima durata del materiale nel tempo, evitando così fastidiosi ed eccessivi interventi di manutenzione volti alla sostituzione della rete rovinatasi con i raggi UV.
L’impianto doveva poi prevedere anche la struttura di sostegno delle piante per permettere la sviluppo della forma a V nella dimensione richiesta dal cliente.
Questo punto era cruciale e, a seguito di attente valutazioni e riflessioni, abbiamo deciso di realizzarlo attraverso l’utilizzo di pali metallici dotati di ganci a 10 cm di distanza ciascuno per il posizionamento dei 3 fili di sostegno delle piante. I pali metallici sarebbero stati fissati alla base del palo di sostegno della rete e sulla sommità, intercettando la fune trasversale bassa dell’impianto di copertura.
Ecco che la soluzione complessiva, che prevedeva la realizzazione della struttura di sostegno della copertura polifunzionale e contemporaneamente del sostegno per le piante in modo da realizzare la forma di allevamento a V prescelta, aveva preso forma.
Tornando ad occuparci della copertura, dovevamo considerare alcuni aspetti per definire la miglior soluzione possibile, tenendo conto che:
- gli impianti sono a circa 30 km dal mare e in zona ventosa
- la forma di allevamento delle piante è espansa ed in altezza
- bisognava permettere una facile operazione di apertura e chiusura delle reti nei periodi prestabiliti (primavera e autunno)
- bisognava permettere una facile manutenzione degli impianti
Per tutti questi motivi abbiamo ritenuto che la migliore soluzione per le esigenze del cliente fosse una struttura con le seguenti caratteristiche:
- altezza max della struttura mt 4,50
- distanza tra pali max mt 8,00
- distanza min degli ancoraggi mt 2,50
- disposizione della rete a capannina
- disposizione delle reti usando sistema “KONNET” con fissaggio sul colmo
Vediamo perché.
L’altezza della struttura era dipendente dall’altezza della forma a V che era stata stabilita in mt 3,20. Considerando gli spazi di fissaggio e di giusta pendenza della rete il palo doveva essere fuori terra di mt 4,50.
La zona particolarmente ventosa ci portava a suggerire una distanza max tra pali di mt 8,00 e di mantenere una distanza tra pali perimetrali e ancoraggi di mt 2,50; queste misure sono anche frutto dell’esperienza ultradecennale di impianti fatti nelle vicinanze (az. Gallo Natalino) che hanno dato sempre ottimi risultati in termini di resistenza contro le avversità atmosferiche, vento in primis.
La soluzione di posa della rete “KONNET” prevede l’utilizzo di due pezzi di rete per ciascun filare, fissate sul colmo con idonee placchette in modo da avere un cordone di fissaggio sul colmo molto resistente alle usure da sfregamento generate dal vento.
La forma di allevamento a V, essendo molto espansa, non lascia spazio per accedere facilmente alla sommità degli impianti per effettuare le periodiche operazioni di apertura e chiusura delle reti. La struttura a “capannina” è quindi l’unica soluzione che, prevedendo la realizzazione di capriate di appoggio delle reti su ogni palo, permette l’apertura e la chiusura della rete anche stando a terra.
Dopo un anno l’impianto e le colture sottostanti godono di ottima salute, segno che le scelte fatte in fase di progettazione, realizzazione e installazione della struttura sono state corrette ed efficaci.
Grazie al Gruppo Mazzoni per la fiducia che dopo tanti anni continua ad accordarci e per le attestazioni di apprezzamento che ci ha riservato a conclusione del progetto.