PALI IN FERRO: tutta la verità

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L’acciaio è un ottimo materiale da costruzione con caratteristiche meccaniche ben precise: l’elasticità e la resistenza sono le sue peculiarità, ma ha anche una naturale propensione all’ossidazione. L’acciaio, infatti, sottoposto alle sollecitazioni atmosferiche, tende a ossidarsi, e quindi a durare poco. Ci sono vari modi per proteggere l’acciaio, ma essenzialmente ne riconosciamo tre:

  • aggiunta di altri elementi per renderlo autoprotettivo;
  • verniciatura superficiale;
  • zincatura realizzata a caldo, che può essere fatta prima o dopo la lavorazione.

Per quanto riguarda i pali in ferro, sul mercato si possono trovare tutte le tipologie di protezione e ogni azienda propone la propria come la migliore.

Ma è davvero così? Esiste una protezione migliore delle altre? Come riusciamo a determinarlo?

Per dare una risposta oggettiva, abbiamo fatto un test comparativo su tutte le tipologie di pali in ferro per dare una risposta alle domande appena fatte.

Siete curiosi di sapere qual è il risultato? Continua a leggere l’articolo, oppure guarda il video:

In assoluto la prova migliore da fare è quella in nebbia salina, dove si pongono i campioni da testare all’interno di una macchina che riproduce l’ambiente più aggressivo in assoluto per l’acciaio, ovvero l’ambiente marino.

I campioni di pali in ferro sono stati mantenuti a contatto con la nebbia salina per un ciclo complessivo di 500 ore, durante il quale, a intervalli di 100 ore, abbiamo provveduto a spruzzare i principali prodotti utilizzati in viticoltura per la consueta gestione dei vigneti, simulando al meglio l’ambiente in cui vengono utilizzati i nostri pali.

I prodotti utilizzati sono i seguenti:

  • TRASFOR K, concime
  • ENTEC 25+15, concime
  • TOUCHDOWN, erbicida
  • POLYRAM DF, fungicida organico
  • SOLFATO AMMONICO, concime
  • POLTIGLIA DISPERSS, fungicida rameico

Ecco i risultati:

1)      Palo COR-TEN: abbondante formazione di ruggine, che si stacca molto facilmente dal palo;

2)      Palo zincato a caldo prima della lavorazione: abbondante ruggine estesa su tutta la superficie;

3)      Palo zincato a caldo dopo la lavorazione: alcune macchie di ruggine estese su tutta la superficie;

4)      Palo zincato a caldo dopo la lavorazione: alcune macchie di ruggine estese su tutta la superficie;

5)      Palo Valente zincato a caldo dopo la lavorazione: alcune macchie di ruggine estese su tutta la superficie;

6)      Palo Valente zincato a caldo prima della lavorazione: nessuna traccia di ruggine sulla superficie;

7)      Palo Valente zincato a caldo prima della lavorazione: nessuna traccia di ruggine sulla superficie;

8)      Palo Valente zincato a caldo prima della lavorazione con verniciatura a polveri: assenza assoluta di ruggine

I risultati secondo noi sono evidenti e ci dicono chiaramente che strada bisogna seguire.

E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!