Il palo di metallo, oggi tutti lo sanno, è l’elemento base per la realizzazione dei moderni vigneti adatti a produrre uve di qualità e consente, altresì, le operazioni meccaniche necessarie ad una razionale ed efficiente gestione del vigneto.
Il palo deve essere in grado di resistere agli eventi atmosferici più violenti (temporali, grandinate, vento forte) ed allo stesso tempo deve sopportare le sollecitazioni meccaniche che le macchine (vendemmiatrice su tutte) imprimono alla struttura.
Ecco che, spesso, si parla dei pali in metallo che devono essere resistenti ma elastici, in gergo comune devono “vibrare” per essere considerati idonei all’uso.
Ma è proprio così?
Di certo il palo deve avere due caratteristiche importantissime:
– RESISTENZA
– ELASTICITA’
L’elasticità (come è definita nel nostro settore) è la capacità del palo di metallo di flettersi e poi ritornare nella sua posizione originaria senza aver subito lesioni. Questa caratteristica è presente in tutti i pali di metallo ma, a seconda della sezione specifica e dello spessore con cui è realizzato, può essere più o meno marcata (è intuibile che un palo di sezione grande e complessa e spessore elevato sarà più rigido di un palo di sezione semplice e spessore sottile).
Spesso, per dimostrare agli interessati le qualità elastiche di un palo si procede ad effettuare il test di torsione, ovvero si tiene ferma un’estremità del palo e si ruota l’estremità opposta producendo una rotazione che, se è molto accentuata lo fa sembrare molto elastico.
Peccato che, quando il palo viene installato nel terreno e i fili vengono stesi, la torsione evidenziata in sede di test venga meno, in quanto il palo è bloccato dai fili stessi che ne impediscono la rotazione.
Poco male in realtà, perché il palo metallico ha comunque un’elasticità tale da resistere bene alle sollecitazioni della vendemmiatrice, senza doversi torcere come nei test.
La cosa più importante, quindi, non è l’elasticità in sé ma la resistenza alla flessione, perché è questa che determina quanto peso e quali sollecitazioni il palo è in grado di sostenere.
Tale caratteristica del palo dipende dal tipo di acciaio che viene utilizzato, dalla sezione geometrica e dallo spessore della lamiera prescelto.
Possiamo quindi affermare che l’elasticità non è sinonimo di resistenza, ma solo una caratteristica che gli permette di affrontare al meglio alcune particolari sollecitazioni.
Ricordiamo però che il palo deve affrontare diverse tipologie di sollecitazione e deve resistere a tutte ed in tutte le condizioni.
Per questo il palo Valente è stato pensato per essere sì elastico, ma soprattutto per garantire il massimo della resistenza alla flessione.
Definendo due sezioni, 50×40 e 60×40, abbiamo poi dato la possibilità di avere pali diversi per situazioni diverse: fare una spalliera per le zone del Veneto orientale o la Romagna non è la stessa cosa che fare un vigneto in Toscana o Sicilia.
La possibilità, inoltre, di avere pali realizzati con spessori diversi di acciaio, contribuisce ulteriormente ad aumentarne la resistenza meccanica, fondamentale per permettere ai nostri impianti di sopportare al meglio eventi atmosferici sempre più frequenti ed intensi.
Concludiamo ricordandovi che nella nostra gamma prodotti avete la possibilità di scegliere diverse protezioni del palo in funzione delle vostre necessità, partendo dal palo zincato ONE (che soddisfa le richieste di economicità), passando per l’EVO (maggiore resistenza) e arrivando al palo zincato e verniciato EKO, che risponde anche alle esigenze di natura ambientale/paesaggistico.
Scegliere i nostri materiali vuol dire avere sempre il prodotto migliore per ogni tipo di esigenza nel campo dell’impiantistica.