Il palo di legno è sempre stato uno dei protagonisti principali nel settore dell’impiantistica; infatti, girando per le campagne dei 5 continenti, troverete questo prodotto installato ovunque.
Il motivo del suo successo è facile da intuire ed è da ricondurre principalmente alla grande disponibilità di foreste dislocate in tutto il mondo.
Ma c’è un altro fattore a suo vantaggio, ed è legato alla buona resistenza meccanica, tenendo conto però che, per essere usato con efficacia, il palo deve essere preventivamente trattato contro gli attacchi di funghi, insetti ed umidità che ne ridurrebbero sensibilmente la durata nel tempo.
Come sappiamo, inoltre, i materiali utilizzati per il sostegno degli impianti devono avere caratteristiche tali da riuscire a sopportare vari tipi di sollecitazioni d’uso, da quelle relative all’utilizzo delle macchine per le operazioni colturali a quelle legate agli eventi atmosferici sempre più violenti a cui sono sottoposti.
Ciò premesso, vediamo quali sono le caratteristiche specifiche del legno che ci permettono di classificarlo.
- Resistenza: è la sua capacità di combattere le forze dovute a sollecitazioni esterne, meccaniche o atmosferiche.
La sezione radiale del tronco, quella che espone la venatura lungo la superficie più ampia della tavola, è la parte più resistente. Al contrario, quella sul lato perpendicolare alla venatura è la parte più debole.
- Densità: esprime il rapporto massa/volume di ogni specie legnosa. A volte è anche espressa come compattezza, ed è un parametro molto importante quando bisogna scegliere un tipo di legno che deve essere sottoposto a carichi strutturali importanti e, solitamente, non dovrebbe essere inferiore a 600 Kg/mc.
- Durezza: è la resistenza di un materiale ad essere penetrato da un corpo esterno; nel caso del legno si traduce nella capacità di essere tagliato e lavorato.
I legni molto duri sono maggiormente resistenti alla compressione rispetto a quelli teneri.
- Rigidezza: esprime la capacità del legno di essere curvato.
Si potrebbe apparentemente pensare che un legno tenero sia più facile da curvare rispetto ad uno duro. Tuttavia, il parametro più importante è rappresentato dalla distribuzione delle fibre: più queste sono rettilinee e parallele maggiore sarà la sua capacità di essere curvato.
Esistono poi alcuni fattori ambientali che influenzano considerevolmente le proprietà fisiche del legno, in particolare l’umidità e l’attacco da funghi ed insetti.
Il legno, attraverso l’analisi di tali caratteristiche, viene quindi paragonato ad altri materiali, nel tentativo di creare una sorta di classifica dei materiali migliori.
In particolare, sentiamo affermare spesso che il palo di legno sia più resistente del palo di cemento in virtù del fatto di sopportare meglio gli urti delle macchine operatrici e resistere in maniera più efficace alle sollecitazioni impresse dagli eventi atmosferici.
Ma è proprio così?
La verità è che non si può fare una comparazione precisa tre i due prodotti, per il semplice fatto di essere realizzati con materiali completamente diversi per composizione, forma e durata.
Parlando di composizione, quindi, dovremmo testare essenze di legno diverse per stabilire quali siano le più e le meno resistenti.
Venendo alla forma, spesso si paragonano pali in legno con diametri di 8-10-12 cm di diametro con pali in cemento di sezione quadrata di 7-8-9 cm di lato, confronto che non ha senso perché le forme geometriche, unitamente alla composizione del materiale, influenzano enormemente le resistenze dei prodotti finali.
Parlando di durata poi, il fattore determinante per i pali di legno è rappresentato dalla protezione che viene loro applicata contro le intemperie, l’umidità e gli insetti, cosa della quale non necessitano i pali in CAP.
A ciascun elemento dovremo quindi dare un punteggio che, alla fine, ci dovrà fornire una classifica finale sui migliori legni da utilizzare in agricoltura, così da poter essere comparati con le caratteristiche dei pali in cemento armato precompresso.
Di sicuro, per quanto riguarda questi ultimi, i valori di resistenza dipenderanno dalla sezione del palo, dall’armatura di cui è composto e dalla qualità del calcestruzzo usato.
Di certo però, il palo in CAP possiede la qualità più importante in assoluto, ovvero la capacità di mantenere le caratteristiche tecnico/meccaniche del prodotto inalterate nel tempo, garantendo la sicurezza che resistenza e durabilità originarie rimangano tali per il suo intero ciclo di vita.
Tale qualità non è invece posseduta dal legno, cosa che determina un progressivo ed inesorabile decadimento delle caratteristiche meccaniche e fisiche del prodotto, rendendolo nel giro di pochi anni completamente inutilizzabile e bisognoso di essere sostituito, con conseguente aggravio dei costi.
Inoltre, nonostante la loro fama di essere resistenti alle sollecitazioni, anche i pali in legno sono soggetti a rotture o lesioni causate da macchine operatrici che lavorano, ad esempio, in vigna.
Nelle immagini che seguono potete osservare i danni causati dalla macchina vendemmiatrice e da una trincia.
Tali evidenze ci fanno comprendere come sia impossibile affermare che il palo di legno sia più resistente del palo in CAP.
Come ampiamente osservato, infatti, le variabili in gioco sono moltissime, molte delle quali a favore del palo in cemento; scelta dei materiali, sezione, tipologia dei trattamenti applicati (al legno) e l’utilizzo delle macchine operatrici determineranno, alla fine, l’efficienza e la durata degli impianti.
La Valente è sempre disponibile a fornire la consulenza e le informazioni necessarie ad una corretta valutazione dei materiali impiantistici, confrontandoci con voi per aiutarvi a fare la scelta migliore!!