Miti da sfatare: Le placchette di fissaggio delle reti antigrandine devono “sganciarsi” sotto un determinato peso per evitare il sovraccarico della struttura.

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MITI DA SFATARE:

Le placchette di fissaggio delle reti antigrandine devono “sganciarsi” sotto un determinato peso per evitare il sovraccarico della struttura.

 

Gli impianti antigrandine sono uno strumento fondamentale per gli imprenditori agricoli, perché con il loro utilizzo riescono a mettere al sicuro la produzione frutticola coltivata, garantendosi un reddito certo grazie alla raccolta di frutti sani, grandi e di qualità.

E’ ormai infatti chiaro a tutti che le mutevoli condizioni climatiche non consentono più di progettare un frutteto senza protezione ma che, addirittura, sia spesso necessario potenziare l’impianto per consentirgli di resistere ad  eventi atmosferici che assumono una violenza sempre maggiore.

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Proprio per questo motivo, anche a causa di eventi atmosferici eccezionali, gli operatori del settore si stanno domandando se è giusto che le placchette di fissaggio delle reti debbano “sganciarsi” dopo un determinato peso per lasciare scaricare la grandine accumulata ed evitare il sovraccarico della struttura.

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Addirittura, nei casi di zone particolarmente a rischio (solitamente montane) esiste la possibilità che la neve sorprenda gli agricoltori che devono ancora raccogliere i frutti e che, di conseguenza, hanno le reti aperte.

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Il risultato finale, purtroppo, lo conosciamo molto bene ed è disastroso, ma sappiamo altrettanto bene che le strutture antigrandine NON sono state progettate per sopportare il peso della neve.

Se le placchette VERAMENTE si potessero sganciare al superare di un determinato peso, risolveremmo forse il problema della neve ma avremo, al contrario, una situazione particolarmente sfavorevole per quanto riguarda la grandine.

Proviamo infatti ad immaginare l’effetto dello sgancio delle placchette durante una grandinata: avremo la rete che si appoggia alle piante esistenti ma, a causa della sua limitata larghezza, ne coprirà solo una parte lasciando inevitabilmente scoperta almeno metà produzione. La conseguenza sarà frutta grandinata sotto l’impianto!!!

 

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E’ evidente, quindi, che l’impianto debba essere progettato e realizzato con l’obiettivo di sopportare il maggior carico possibile ed allo steso tempo resistere alle sollecitazioni ventose che spesso accompagnano gli eventi atmosferici, ma sempre evitando che le placchette si sgancino.

Fare diversamente solamente per cercare di non sovraccaricare la struttura, avrebbe come risultato quello di compromettere l’efficacia della stessa nel proteggere la coltivazioni dalla grandine.

Vi garantiamo che una struttura ben progettata e realizzata a regola d’arte con i migliori materiali è in grado di sostenere sollecitazioni notevoli, con venti che soffiano fino a 100 km/ora e con un carico di neve di oltre 60.000 kg x ha.

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Ricordate sempre che il nostro lavoro è quello di accompagnarvi verso una scelta consapevole, sicura ed affidabile.

La nostra esperienze è sempre al vostro servizio per aiutarvi nel miglior modo possibile!

 

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