Kiwi Green Angel: una nuova cultivar di Actinidia interessante per il basso impatto ambientale

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Sul palcoscenico del Kiwi si sta affacciando un nuovo attore, il Kiwi “Green Angel”, che rappresenta una mutazione genetica spontanea (verificata come stabile) del classico Kiwi Hayward.

Il frutto è molto simile al progenitore, con caratteristiche qualitative tendenzialmente migliorative per il maggiore grado brix e per la percentuale di sostanza secca, parametri che stanno diventando sempre più importanti sui mercati internazionali.

La pianta, invece, è caratterizzata da un accrescimento molto più ridotto, il che rende obbligatorio la realizzazione di impianti con densità molto più elevate rispetto a tutti gli altri cloni di actinidia se si vogliono realizzare gli ottimali obbiettivi produttivi quantitativi.

Tale particolarità, allo stesso tempo, gli conferisce una spiccata resistenza alle infezioni batteriche (PSA), patogeno di difficilissimo controllo quando incontra le condizioni climatiche favorevoli.

Sui primi impianti realizzati, infatti, il Kiwi Green Angel non ha presentato sintomi di “Moria”.

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Tale fenomeno multifattoriale, ancora in fase di studio da parte dei servizi fitosanitari, rappresenta tuttora un grave problema in molti areali italiani e porta alla ipossia radicale,

con conseguente improvviso disseccamento delle piante.

Le caratteristiche di resistenza del Kiwi Green Angel comportano quindi un risparmio di fitofarmaci e di energia per l’irrigazione, fattori che si traducono in un minor impatto sull’ambiente.

L’impianto di Green Angel richiede, come anticipato, un sesto di impianto molto più stretto, ancora in fase di approfondimento; indicativamente, in relazione alle attrezzature aziendali, potrebbe essere di 3,50/4 mt x 1 mt.

Tale impostazione richiede anche una struttura di sostegno e protezione differente dagli impianti classici, per una forma di allevamento modificata che è tuttora in fase di perfezionamento.

E siccome quando c’è da percorrere nuove strade Valente è sempre in prima linea, noi questo tipo di impianto lo abbiamo già realizzato ad Argenta (FE) per il nostro cliente Azienda Agricola Stuoia di Piva Gaetano.

L’impianto un sesto di impianto di 4 mt x1 mt ed è coperto da rete antigrandine.

Le strutture di sostegno sono state create con gli innovativi braccetti polifunzionali con assetto variabile MULTI-V, una soluzione creativa che si è rivelata estremamente efficace per le particolari caratteristiche di questa cultivar.